skiribinzi
00mercoledì 8 febbraio 2006 21:13
Ancora la questione delle difficoltà nell'attuazione della number portability. Le divergenze di punti di vista fra 3 e gli altri operatori e le prese di posizione dell'Agcom.
Sono numeri da fare spavento, ma la denuncia di 3 trova conferma nelle parole di Altroconsumo (associazioni dei consumatori): gli utenti italiani possono arrivare ad aspettare fino a sei mesi per portarsi il numero di cellulare da un operatore all'altro (number portability).
E pensare che, secondo le norme, non dovrebbe durare oltre i cinque giorni. Beninteso, sono problemi soprattutto di chi vuole passare a 3 (conservando il vecchio numero) da Tim o da Vodafone. 3 dichiara che in media gli utenti aspettano 47 giorni (se lasciano Tim) e 33 giorni (da Vodafone).
La causa sarebbe, secondo 3, in un concorso di circostanze: da una parte, un boom di richieste di portabilità (da un paio di mesi Tre ne riceve 12 mila al giorno, in media); dall'altra, il fatto che, secondo accordi presi tra operatori, adesso ciascuno di loro può ottenere al massimo 7.500 utenti al giorno tramite la portabilità.
Troppo pochi, dice 3, tanto che ha ormai accumulato una coda di 360 mila utenti che attendono la portabilità.
Tre chiede quindi che la quota massima passi a 15 mila al giorno.
Gli altri operatori non sono d'accordo; sostengono che il boom di richieste sia stagionale e dovuto alle promozioni di 3. Non sarebbe giusto, a loro dire, che tutti gli operatori siano costretti a investire solo per soddisfare le esigenze di 3. È costoso, infatti, aumentare quella quota di utenti da portare ogni giorno da un operatore all'altro: richiede nuove risorse umane e tecniche.
Chi avrà ragione? Difficile dirlo; per fortuna, però, l'Agcom (Autorità Garante delle Telecomunicazioni) questo mese intende intervenire sulla questione e costringere gli operatori a nuovi accordi. Una cosa è certa: tra i litiganti, gli utenti non godono. Anzi.